venerdì 13 gennaio 2012

La posizione del Venerdì

N
egli ultimi tempi, mio malgrado, latito su queste pagine. Il motivo ben lo conoscete per cui eviterò le solite digressioni su lavoro e tempo che manca. Sono tuttavia molto fiducioso e positivo, confido nel fatto che tornerò a scrivere come e quanto vorrò. Avere un diario è (e deve rimanere) un piacere, non un obbligo. Non nascondo il fatto che, per quanto scrivere mi aiuti da sempre a “scaricare”, da qualche tempo l’assenza dal blog non mi pesa più di tanto. Sono pienamente entrato nella parte che dovrò, ancora mio malgrado, recitare in questo 2012. Non mi aspettavo di certo che il semplice passaggio dal vecchio al nuovo anno avrebbe cambiato radicalmente le cose. E perché mai? La vita è questa. I sentori, almeno dalle prime settimane sono quelli di un percorso da compiere con la solita forza e convinzione. Giocoforza. Se non è la vita, è il lavoro. Se non è il lavoro, è la vita. Riesco ad affrontare tutto con grande vigore. Si certo, la stanchezza è enorme, l’emicrania sempre più frequente, ma è il risultato finale che conta. Mettiamola in questi termini: come sempre la qualità del tutto non è eccelsa, ma la sostanza è decisamente consistente. Arrivo dunque alla fine di questa settimana già meno provato della scorsa. Sapete, ho persino ripreso 3 chili; al mattino, quando mi allaccio i pantaloni controllo sempre bene il buco della cintura. La latitanza dal blog mi consente comunque di fare piccoli bilanci e valutazioni. Sul lavoro la situazione è sempre terribilmente pesante; per fortuna io ho la possibilità di gestire le mia resistenza allo stress come voglio. Non dico che mi posso permettere di non lavorare ma, volendo potrei affrontare la quotidianità con più calma senza poi tanto pesare negativamente sulla produttività generale. Andatelo a dire ad uno come il sottoscritto: non ce la fai, puoi anche importi di non fare nulla e alla fine lavori più del solito e più degli altri. E ci vuole poco.. Non ho molto da argomentare in merito alla mia vita sociale, sempre piuttosto asfittica: per il momento mi autogiustifico ironizzando sulla mia pigrizia e voglia di riposo. Ma, non appena arriverà la bella stagione, non potrò (e non dovrò) tirarmi indietro. Sono a gambe incrociate sul letto. La posizione del Venerdì. Attendo questo momento tutta la settimana; so che non è il massimo della vita, ma è da questo momento del weekend che ricomincio ad apprezzarla.
 
venerdi

5 commenti:

  1. Evviva il venerdì. Anche per me significa molto, moltissimo. Ora avrò davanti un fine settimana solitario, ma voglio riempirlo di cose belle. Servono a ricaricarsi per ripartire il venerdì, Buon tutto Enzo!

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  2. Ciao Viola! Si, io ho già iniziato l'operaione ricarica..L'importante è circondarsi di ciò che piace. Non necessariamente si tratta di persone. Un abbraccio forte.

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  3. C'è chi attende ansioso il venerdì sera e altri, come la sottoscritta che deve pazientare ancora qualche ora prima di incrociare le gambe, verso un week-end troppo corto, ma sempre più spesso rilassante!
    Buone ore di relax caro Enzo.

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  4. E allora forza Ele, che anche per te sta arrivando il momento...Ti auguro un felice weekend!!!!!

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  5. Avevo sbagliato, volevo dire per ripartire il lunedì! Infatti era venerdì ed ero "bollita"

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