sabato 7 gennaio 2012

Fuori dagli schemi

S
ono un tipo metodico e abitudinario, troppo razionale ed inquadrato mentalmente. Lo so. Più di una persona che mi conosce bene non fa che ripetermi: “Esci da questo modo di vivere, guarda che al mondo esistono le sfumature”. “Non dedicarti alle persone e alle passioni usando metodo, organizzazione o altro che preveda una sorta di programma”. Sono vittima della mia maniacale quanto tremenda voglia che tutto sia sempre sotto controllo. C’è però un sottofondo di umanità anche in tutto questo: voler a tutti i costi dedicare il tempo a tutto e a tutti. Quindi il fine è più che legittimo, il mezzo però lascia a desiderare e crea voragini enormi. E’ vero che in fondo poco di tutto risulta piacevole, ma fa perdere di vista l'aspetto qualitativo. Ad esempio: ora sto beatamente al mio pc e ascolto musica. Sono frangenti non programmati, sono momenti nei quali sento di fare qualcosa per me e lo faccio, alla faccia del tempo tiranno. Sentori di un 2012 che potrebbe vedermi finalmente uscire dagli schemi. Ah, sorrido perché pensarmi anche minimamente trasgressivo mi incute timore. Per uno come me, immaginare che quella cadenza ormai acquisita di movimenti, spostamenti e reazioni possa mutare, significherebbe trasgredire. Ciò che voglio allora è trasgredire. Se volessi dare un senso pratico all’anno appena deceduto, beh, dovrei reagire adottando un unico metodo: sbattermene completamente del concetto di tempo; o della mia visione meccanica di esso. Posso interpretare alcuni eventi accaduti in questi primi sette giorni dell’anno come segnali di un cambiamento? Anticipo troppo i tempi? Si vedrà. Sta di fatto che oggi ho dedicato più di due ore del mio tempo alla cura del corpo e ho “lavorato” in palestra. Quanto mi è mancata in questi giorni. E ora vorrei pure darmi alla corsa su strada, fare jogging aiuta. Lo so, tutti bei propositi da inizio anno. La sensazione ( perché ho sensazioni e non certezze, sia ben chiaro ) è proprio quella di volermi ammorbidire, provare a prendere la forma del tempo e come già ho ripetuto più volte, lasciare spazio alla qualità. Agire e agire, senza dover aspettare che sia poi qualcun altro a suggerirmelo. Anticipare i tempi. Cronaca di una mezz’ora riempita nel migliore dei modi. Chi ben comincia…
 
festa-Birra
 

5 commenti:

  1. Un punto di vista assolutamente estraneo al mio il tuo...io e "k'avere metodo" siamo completamente opposti...il mio ragazzo mi chiama "l'illogica o la randomica"..per questo il tuo post mi è piaciuto...se questi momenti ti fanno stare bene, perché privartene..;-)

    a presto!

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  2. Anche a me piace sempre programmare tutto, odio non avere il controllo sulle cose, forse però qualche volta farebbe pure bene...

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  3. Strawberry benvenuta!!! Si, per me sarebbe una novità ma ci devo provare!!! Grazie ancora per la visita!

    Alice ti capisco, io a volte mi rendo conto di esserne fin troppo schiavo.. Proviamo dai... Un abbraccio

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  4. Non so se ti può essere d'aiuto, ma l'assenza di schema può sempre essere ridotto ad uno schema. Più complesso, forse, ma pur sempre uno scherma!

    Per il resto non so che altro potrei dirti visto che tutti quanti mi considerano un "casinaro", con mia grande offesa visto che per me è tutto estremamente chiaro e ordinato e funzionale!

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  5. Ciao Shuzzy. Forse l'idea di non abbandonare comunque uno schema, mi può aiutare. La percezione che gli altri hanno di te non sempre coincide con ciò che realmente sei. Io trasmetto bene il mio ordine mentale, la mia ripetitività, i miei schemi. E chi me lo fa notare, vede bene. Vediamo ora cosa riesco a fare. Un salutone.

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