mercoledì 21 dicembre 2011

Vietato russare

N
on so se è il momento più opportuno per scrivere. Qualcosa da dire ce l’ho. Ad esempio molto avrei da dire al cafone di turno stravaccato sul sedile accanto al mio che, incurante del fatto che i suoi discorsi del menga non interessano a nessuno, prosegue imperterrito con i suoi discernimenti idioti. Ma, attenzione, quel “buco” di rete tra Trofarello e Villanova d’Asti per una volta mi viene incontro. Il tipo ha appena congedato il suo interlocutore dicendo che la linea va e viene. Bravo, cafone che non sei altro. Nel frattempo è squillato un altro cellulare ( ma allora prende? ). Io non so più cosa fare, non so più come reagire di fronte ad un mondo che sta ormai regredendo a più non posso. Io non so perché la gente non ha neppure una mezza idea di come si debba interagire rispettando i limiti del decoro e dell’educazione. Vedete, nell’arco di un anno, la gente è riuscita a farmi odiare la gente. Non la sopporto più. E ora non mi fido più. Attenzione perché questa potrebbe rivelarsi una “notiziona”; state a vedere che persino Enzo comincia a diffidare. Perché c’è una bella differenza tra essere intollerante e diffidente. Di solito il primo dei due atteggiamenti è frutto di pregiudizi. Io ad esempio non riesco più a sopportare l’idea di dover accettare i russatori da treno. Ma vogliamo discriminarli, o no? Vogliamo dare loro una carrozza così possono serenamente bombardarsi a vicenda? Non sopporto più gli urlatori da treno del mattino presto. Non sopporto la frase di Trenitalia che puntualmente “si scusa per il disagio”. Sono intollerante a queste sciocchezze. Meno ancora tollero i paladini del popolo che si scagliano contro “i fancazzisti a prescindere”. Sono però diventato diffidente. Esempio: mi lascio andare a confidenze, poi scopro di averlo fatto con la persona sbagliata, poi faccio un’altra confidenza e mi pento perché quella persona è in buoni rapporti con la persona sbagliata. Insomma, il circolo è di quelli viziosi. Devo uscirne!Ho scritto questo post al termine di una giornata come sempre rumorosa, farcita di parole il più delle volte inutili e insignificanti. Condita da momenti di vera vita. Pochi. Mi sento sempre più estraneo. Sono un puntino, non conto nulla. Sono già diffidente verso il mondo e l’intera galassia. Ma mi devo relazionare. Come faccio a reggere tutto?
 
russare

9 commenti:

  1. Ti capisco perfettamente!
    Trovo che la gente non si sappia proprio più comportare, quelli che odio con tutta me stessa sono gli urlatori, proprio non ce la fanno a parlare al telefono a un tono di voce accettabile!

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  2. E' vero! a me basterebbe mettesssero la vibrazione al mattino presto. E invece no! Che stress!! Un abbraccio

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  3. Ti capisco, io sul treno non sopporto le troppe urla ma non sopporto nemmeno chi vorrebbe che il treno fosse una biblioteca. A volte sui treni a lunga percorrenza se mi alzo per prendere qualcosa dal bagagliaio, subito sguardi. Se rispondo al cellulare, potrei parlare con l'alfabeto muto ma già mi si guarda male. Insomma, ci vuole equilibrio secondo me, niente chiasso ma almeno un minimo di tolleranza.

    Ovviamente non lo sto dicendo a te, il mio è un discorso generico :-D E comunque sì, il treno del mattino richiede un minimo di tranquillità in più perché molti vorrebbero riposare in santa pace.

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  4. Ciao Paolo, purtroppo so di non essere proprio tollerante. Ma la maleducazione a volte è tale....Un abbraccio

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  5. Certo, la maleducazione non la reggo nemmeno io e sui treni sai quanti manderei al diavolo eheh :-D

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  6. Buon giorno caro Enzo! Passo per un saluto e gli auguri di buone feste che ti auguro passare in serenità con chi desideri. Non posso esimermi dal commentare la tua sofferenza alla maleducazione. Ti confesso la penserei come te, ma forse non è la soluzione per me e preferisco accettare la maleducazione sperando che non intacchi la mia educazione. Anche nel nostro picolo grande mondo dei blogger, mica tutti educatamente ricambiano un commento e i più, se non ricambi, non passano più neanche a salutarti. Personalmente vado da chi mi fa piacere portare un saluto e una mia riflessione se non ricambia saranno problemi suoi. Questo è il mio atteggiamento, non voglio diventare maleducata per rispondere alla maleducazione degli altri. Un abbraccio e un augurio che il 2012 ti porti l'amore della tua vita.

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  7. Ciao carissima. Alzare i toni non mi piace e se provassi a lamentarmi anche solo educatamente, riceverei per tutta risposta un attacco. Quindi preferisco evitare.Purtroppo mi struggo a pensare come mai si sia arrivati a questo punto. Pazienza.
    Invio a te e alla tua famiglia i miei più cari auguri di Buon Natale. Un abbraccio.

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  8. Purtroppo, come te, vivo la situazione che tu hai perfettamente descritto, hai perfettamente ragione, l'educazione è diventata un'eccezione mentre la maleducazione è la regola. Nel tuo post c'è un'affermazione che non condivido.Dove fai l'Esempio. Se la seconda persona alla quale hai fatto la confidenza ha tradito la tua fiducia, allora hai ragione, è la persona sbagliata. Ma se al contrario è stata corretta con te, perchè giudicarla sbagliata? Nella mia vita, mi è capitato molte volte di essere amica di persone che tra loro erano nemiche. L'amicizia, è essere disponibili verso una persona, non tradirne la fiducia con stupidi pettegolezzi. Le confidenze, sono dei segreti da conservare nel cuore di chi ascolta, e servono a capire meglio la persona che te le confida, non sono e non devono essere MAI usate per ferire qualcuno.

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  9. Laila! La persona diventa sbagliata nel momento in cui tradisce la tua fiducia. E lo fa dicendo cose che non sono vere, alle tue spalle. So che ci sono persone con le quali mi posso confidare serenamente. Quelle persone io le rispetto e le stimo. E continuerò a confidarmi. Chi dice cose mettendoti in bocca parole mai dette invece, non è chi credevo di conoscere.Inizialmente vado a ruota libera, senza distinzioni mi apro e racconto. Con il senno di poi mi rendo conto di averlo fatto troppo. Io riesco ad essere amico di persone nemiche, capisco quello che dici. Non è facile ma se sei una persona capace di non farti influenzare, sei ancora pi meritevole di rispetto. Un grande abbraccio Laila.

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