lunedì 19 dicembre 2011

Post per colmare 10 minuti di vuoto


N
on scrivo sul blog da circa una settimana. Mi sono chiesto il perché. Incredibile come cerchi disperatamente di dare una spiegazione logica e calzante a qualcosa che può “naturalmente” starci. Non esiste una regola, devo buttare dalla finestra la mia proverbiale e snervante metodicità. Se non ho scritto nulla ci sarà un perché o magari non ce n’è nemmeno uno. Non ho scritto e basta! Ho riempito questi ultimi quattro giorni di un dolce far niente, di un ritmo compassato. Ne ho fatta comunque di strada dall’ultimo periodo di ferie. Me li sono goduti di più, ho fissato il solito punto nel vuoto, consapevole di farlo per il mio bene. Le occhiaie da panda non mi piacciono, la tensione sul volto è evidente. Temevo di essere tremendamente dimagrito ma così non è. Conservo il mio peso, appaio solo più tirato. Sono comunque in fase discendente, nel senso che posso finalmente pedalare con la disinvoltura e l’arroganza di chi ha dato, e ne è orgoglioso. Sto dunque affrontando il tragitto prossimo al traguardo con le mani staccate dal manubrio e incrociate dietro la schiena. La punta di orgoglio nasce dall’aver appreso un bel po’ delle tecniche fondamentali per affrontare il tutto. Appaio ancora palesemente in conflitto con me stesso e con gli altri, ma a contare sono le sensazioni e le mie, sono positive. Come ho già ripetuto più volte non volterò più lo sguardo a quello che è capitato da Gennaio ad ora. Non ho bisogno di farlo e non ho tempo da perdere. Cosa mi resta da fare in questi ultimi dodici giorni? Quattro giorni effettivi di lavoro e poi 8 giorni di ferie. Cosa voglio di più? Ma niente, proprio niente. Ci sarà pure una ragione se ho latitato sul blog. E’ uno di quei momenti in cui stai bene e non hai bisogno di gridarlo al mondo intero. Stai bene e te la godi. Attenzione, non è cambiato assolutamente nulla; è probabile che un rallentamento dei ritmi vertiginosi che caratterizzano la mia giornata sia stato determinante. La mente innesca un meccanismo di autodifesa per cui mi vieta di pensare. Ecco dunque la ragione di questo articolo un po’ sconclusionato, senza capo né coda. Avevo uno spazio di tempo e ho provato a riempire il foglio. Ma se avessi evitato, non sarebbe successo nulla. Esiste anche un Enzo sobrio e leggero.
 
logo_boh_cafif

10 commenti:

  1. Se riesci a spegnere i pensieri hai già raggiunto l'obbiettivo fondamentale per raggiungere lo stato di quiete...
    quando la mente respira e l'Animo si acquieta, di nulla abbiamo necessità, se non noi stessi..
    sereno inizio di settimana Enzo..
    un sorriso..
    dandelìon

    RispondiElimina
  2. I post non devono sempre avere capo e coda, a me piacciono i post che escono così, senza un motivo: escono e basta :-D

    RispondiElimina
  3. Si Dandelion. Quando la mia testa è sgombra di pensieri mi sembra di vivere una situazione anomala. Penso e spero di farci l'abitudine.. Un abbraccio.

    Paolo, lo so. Purtroppo per me tutto deve avere un senso. Persino i miei post. Ed è tutto dire :-)

    RispondiElimina
  4. Ciao carissimo. Sono contenta che tu stia bene. A volte succede che uno si senta bene, sereno, leggero.. E per chi è abituato a vivere "pesantemente", questa leggerezza si avverte, eccome. E rispetto ai giorni cupi, in realtà non è cambiato nulla. Conosco queste sensazioni. Siamo noi che vediamo le stesse cose ma in altro modo, con sguardo più ottimista. E quand'è così, mi chiedo perchè non sia capace di vivere sempre in questo modo, di sentire sempre questa leggerezza, questa assenza di zavorra.Avevo comprato un libro sul bipolarismo, ma non l'ho ancora letto. Lo farò.

    RispondiElimina
  5. Me lo chiedo anch'io Viola. Possibile non riuscire a fermare questo momento per sempre? In realtà sono fasi, ed è bene che le si viva intensamente ( per quanto si possa vivere intensamente un momento di assoluta tranquillità ). E accontentiamoci. Abbiamo alternative? Un abbraccio forte.

    RispondiElimina
  6. In fondo non deve esserci una regola precisa per scrivere sul nostro blog, siamo noi che decidiamo il tutto, perchè è il nostro spazio...uno dei pochi lussi che possiamo concederci.
    Anche io molto spesso se sono felice o sto semplicemente bene non so che cosa scrivere, mentre se sono giù di morale scrivo fiumi di parole!

    RispondiElimina
  7. Goditi il tuo dolce far niente sia fisico che mentale :-)
    Abbracci

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  9. Io ho imparato nella vita a pormi meno domande, un senso forte di insoddisfazione mi prendeva ogni qual volta non riuscivo a darmi delle risposte soddisfacenti. penso che la vita va fatta anche scivolare un pò sulle spalle, senza dover prenderne tutto il peso, sempre. La tua scrittura rende molto bene il tuo stato d'animo, complimenti enzo :)

    RispondiElimina
  10. Grazie Eliana, ci provo e ci proverò il più possibile . Un bacione!

    Maraptica grazie. Eh si, ho un sacco pieno di perchè ed un altro vuoto dove dovrei infilarci dentro le risposte. Ma la vita spesso non ha un senso ed è bella per quello. Abbracciare gli eventi, può aiutare persino a capirli. Grazie ancora.

    RispondiElimina

Non fate commenti come "Anonimo". Andate su Nome/URL. Inserite il vostro nickname nel campo "nome", se non avete un blog/sito lasciate vuoto il campo URL.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails