lunedì 12 dicembre 2011

Compartimento stagno

C
avoli, ma io ho anche un blog! Me ne ero completamente dimenticato ma sapete, facendo una vita mondana piuttosto intensa, posso mica stare qui a perder tempo mettendo nero su bianco contorcimenti mentali come se piovesse! No, non sono impazzito improvvisamente, e non è stato neppure il weekend trascorso fuori dalle solite mura ad avermi improvvisamente esaltato. Sono sempre io, tranquilli, non credo vedrete o leggerete qualcosa di diverso dal solito, neppure nel caso in cui la mia vita cambiasse radicalmente! A dire il vero, il mio cambio di vita radicale è già arrivato, quasi esattamente un anno fa eppure, sono sempre qui, a sciorinare contorcimenti mentali, paturnie, lamentele croniche. Questa non è altro che la conferma di quanto il mio blog sia, di fatto, un compartimento stagno. Stagnano le riflessioni, stagnano i pensieri mentre là fuori tutto si muove, tutto si evolve. Probabilmente non riesco a trasmettere su questi fogli quel quasi niente di positivo che mi circonda. Ma chi se ne importa. Uscire dalla routine, rendersi conto che, sfidando la stanchezza, si può anche vivere una vita, è una bella conquista. Ho bisogno di sgomitare, di liberarmi del senso di oppressione generato dal tempo che passa, dal tempo che manca sempre per fare qualcosa di piacevole. Non mi sono dimenticato di scrivere, ho solo avuto uno sprazzo di vita. Come ho appena detto non è una questione di cosa succede là fuori. Ma, a proposito di cosa accade nel mondo, diciamo che siamo quasi a Natale. Non sento l’atmosfera, non si avverte in giro, dunque non mi sento in colpa di vivere questo periodo nella pressoché totale indifferenza. Sono stato in una grande città in questi giorni, lavoro in un altrettanto grande centro, ed è sufficiente per rendermi conto di un clima piuttosto “freddo”. Non ho neppure voglia di perdermi nelle solite considerazioni retoriche sul significato vero del Natale, le conoscete bene. Anche quest’anno il Natale porterà la solita consistente dose di malinconia, mi verrà il torcicollo a furia di voltare lo sguardo all’anno che ci sta lasciando. E’ tipico di questo periodo fare bilanci no? Per carità non sia mai. Mettiamola sul venale: mi hanno confermato le ferie di Natale, voglio farmi un viaggetto ed esorcizzare la “maledizione” del 2011. Oppure il fatto che lo abbia accennato mi si ritorcerà contro?

123 tuffo

3 commenti:

  1. Ti vedo di buonumore, ottimo: mantienilo, non pensare che dovrà finire. In fin dei conti non è detto che un anno che non ti piace si debba concludere male. A me è capitato di avere annate insipide con un finale però alla grande. Un viaggio di capodanno? Bell'idea, parti senza pensare troppo a quel che sarà.

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  2. Non preoccuparti, non ti si ritorcerà contro!!!Anzi, proprio perchè il 2011 sta finendo, ti dà un piccolo assaggio di quello che sarà il 2012. Un anno ricco di sorprese piacevoli, di mille avventure emozionanti! Credici e si avvereranno! Ma come tu sai, ogni medaglia ha il suo rovescio. Per contro dovrai fare tante pratiche immi!! A parte gli scherzi. certo, come sempre, ci saranno i momenti no, ma considerali solo un piccolo ostacolo da superare e pensa che nulla potrà fermarti dal raggiungere la tua meta. Buona serata. Laila

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  3. Paolo ciao! Più che di buon umore sto attraversando uno di quei periodi in cui senti di poter affrontare al meglio la vita. Ed è già una conquista!!! Sto progettando un viaggetto tra Natale e Capodanno, speriamo tutto fili liscio!!!! Un abbraccio

    Cara Laila, grazie per le tue parole come sempre azzeccate! Spero in un 2012 sereno, tutto qui. Ovviamente per quanto tu sai, non posso che augurarti di iniziare il nuovo anno con il botto e con quella splendida notizia che ti meriti di ricevere! Un abbraccio

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