martedì 15 febbraio 2011

Io non mollo

O
ggi avrei voluto parlare del mio esordio come autonomo sportellista. Ma tralascio perché mi rendo conto che negli ultimi tempi i miei articoli risultano monotematici. Mi preme invece affrontare un altro problema. I blog come il mio ( di impronta intimistica ) sono blog che amo definire “di nicchia”. Con questo non voglio assolutamente affermare siano migliori di altri. Nascono tuttavia da un’esigenza interiore di esprimersi, di parlare al mondo non necessariamente per ricevere risposte ma per colmare vuoti interiori. Io ne sono la dimostrazione: mi piace scrivere, riempire questi fogli su dettato dell’anima. Ciò che viene, viene. Considero questo tipo di blog a volte di difficile sopportazione, soprattutto a lungo termine ma sbaglierei a pensare che per essere mantenuto in vita il mio diario debba avere un responso da parte dei lettori. Mi spiace dover invece affermare che, spesso e volentieri i blog intimistici soffrono di vere e proprie crisi di rigetto. Mi è capitato qualche tempo fa. Avevo l’impressione che i miei scritti mi si ritorcessero contro, che finissi per scontrarmi con loro, che non mi riconoscessi più in quelle parole. Volevo troncare tutto. Stracciare idealmente tutti questi fogli e smettere. Almeno un paio di amici e lettori hanno attraversato questa fase e in modo piuttosto risoluto hanno deciso di abbandonare il blog. Le motivazioni più o meno sono sempre le stesse: lo scritto in parte non aiuta più a fare chiarezza dentro di sé, vi è un bisogno ulteriore di contatto umano per trasmettere le proprie emozioni. Inoltre ho notato che, a fermare ogni ulteriore volontà di “mettere nero su bianco” i propri sentimenti vi è la consapevolezza di essere andati ben oltre le intenzioni. E che quindi il blog si sia impossessato dell’autore il quale non riesce più a controllare il proprio stimolo a scrivere. Sono solo mie personali considerazioni che nascono da un’esperienza simile vissuta in prima persona, come ho detto precedentemente. Cosa mi sta portando avanti in questa avventura? Mi sono pienamente reso conto del fatto che non riesco più a trattenermi, ho da tempo rotto gli argini, ma se comincio a voler porre paletti di tipo razionale a ciò che invece deve essere totalmente emotivo, sbaglio. O se cominciassi ad accorgermi che lo sto facendo, chiuderei qui anch’io la mia avventura. Mi dispiace enormemente aver cominciato a leggere con grande interesse blog di impronta interiore e fatico a volte a capire il motivo per cui alcuni ad un certo punto rinunciano. Ma rispetto pienamente la loro decisione. E’ solo che assai rara è la capacità di guardarsi dentro, ancor più raro è tradurre tutto in parole. E quando scopri che qualcuno ancora lo fa, non vorresti perdere il filo. Ci credo ancora a questo blog, lo voglio tenere in vita e farò di tutto perché lui non mi tradisca. Ho dunque ancora le redini della mia anima, e la ragione in questi casi, è meglio non si impicci.


8 commenti:

  1. Bravo Enzo, non risolverai i problemi stracciando il blog, anzi. Il blog è uno sfogo che aiuta a guardarti allo specchio e a migliorare i tuoi difetti.

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  2. condivido le tue riflessioni, anche se, ottimisticamente, chi molla forse ha concluso una fase.. però anche a me piace andare a vanti, magari piamo, a volte ;)
    e mi piace, come dici tu, tenere le redini dell'anima!
    buon viaggio!

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  3. Paolo, Lila, grazie dei vostri commenti. Non straccerò questo blog. E' linfa per me. E' vero Lila, a volte scrivere aiuta a superare fasi della vita. Io sono nel pieno di questa fase e non lascerò. Ma la mia passione per la scrittura mi dice che questo diario durerà a lungo!

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ciao Enzo ti avevo scritto un post bello corposo. Ma avevo messo il link sbagliato ad un mio post e per correggerlo e copiare il nuovo link giusto ho cancellato tutta la mail precedente.
    Condivido tutto quello che dici.
    Io ho solo bisogno di cambiare aria. Ma attratto come sono dalla blogosfera, non so quanto a lungo ne resterò fuori.
    Sento la necessità di riciclarmi. Ho bisogno di aria nuova.
    In bocca al lupo

    http://leremodioraziopot.blogspot.com/2010/12/un-buon-inizio.html

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  6. Ciao Fabio, grazie ancora per il tuo commento. Ho ricevuto in posta entrambi i tuoi commenti ma stupidamente ho cancellato quello più corposo ancora prima di leggerlo. Mi spiace. Ad ogni modo ti ringrazio per la tua pazienza nel leggermi. Per il momento posso augurarti il meglio speranzoso di leggerti ancora. E di recuperare il filo dei tuoi racconti...
    Un forte abbraccio
    Enzo

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  7. Complimenti Enzo... sono contenta che tu non abbia mollato!! il blog è parte di te.. e se lo eliminassi sarebbe come eliminare parte della tua anima, del tuo corpo, della tua vita.. perché scrivere è qualcosa che ci aiuta a sopravvivere.... e per noi scrittori è impossibile farne a meno.. se lo avessi cancellato veramente questo blog sono sicura che te ne saresti pentito subito dopo! ;)

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  8. Grazie Giulia.La penna ( in questo caso la tastiera ) è parte di me, parte di noi che abbiamo bisogno di scrivere qusi come di mangiare. E allora andiamo avanti! Un abbraccio.

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