martedì 28 febbraio 2012
Argomenti futili
Tweet |
|
![]() |
venerdì 24 febbraio 2012
Un uomo normale
Mi sono concesso una salutare passeggiata pomeridiana, baciato dal primo vero sole e da quindici gradi sopra lo zero. Tutto ciò che, fino ad un paio di settimane fa, rappresentava il sogno del primo mattino. E mentre passeggiavo, (giubbotto già presuntuosamente aperto e cappello appeso al chiodo) mi sono lasciato andare a quei pensieri che leggiadramente volavano verso la primavera, gli spazi aperti, la voglia di vivere. Tutto assolutamente fisiologico e naturale. Cosa mi succede? Nulla. Sto vivendo una vita assolutamente normale. E’ assolutamente normale che in questi giorni assolati lo spirito si alleggerisca, altrettanto naturale che ci si lasci andare a piccoli sogni sul futuro. Sono tornato ad essere una persona normale ed è questa la prima ed unica ragione per cui non riesco più a scrivere sul blog, a renderlo parte di me, a specchiarmici dentro. Non sono mai stato un alieno, oddio, questo è il problema. C’è voluta una grande faccia tosta a spacciarmi ( seppur mio malgrado ) per il solo ad avere problemi. Occorreva soltanto acquisire un nuovo punto di vista sulle cose per capire di far parte dello stesso mondo degli umani; quelli che io ho sempre denigrato, calunniato, insultato per il solo fatto di essere mediocri, di non avere i miei stessi turbamenti, le mie stesse reazioni. Ed ora? Ora che sono in grado di dominare me stesso e le mie turbe? Attenzione, non le sto sopprimendo, le sto dominando. Dovrei essere dunque felice? No, mi sento normale. A pensarci, altro che denigrare ed offendere, certe persone nella loro apparente superficialità, forse avevano già imparato a vivere. Ora mi sto rendendo conto di come vive un uomo normale: di come affronta i problemi, di come gestisce le emozioni, di come reagisce agli stimoli negativi. Ho tutte le connotazioni dell’uomo normale. C’è una differenza però, e menomale che l’ho trovata. A differenza dell’uomo qualunque, la mia normalità mi fa sentire mediocre. L’uomo normale invece ne è felice, per questo appartiene alla massa. L’alieno che in me, forse, si sta ribellando.
Tweet |
|
![]() |
lunedì 20 febbraio 2012
Incubi
Questa notte il mio inconscio mi ha mandato un messaggio attraverso le immagini di un incubo. Era talmente realistico da provocarmi una forte tachicardia ed un’altrettanto intensa sensazione di sollievo al risveglio. Il tutto va interpretato nel contesto del periodo che sto vivendo. Di per sé, considerando la fase di grande serenità che sto attraversando, non è facile dare una spiegazione all’evento. Ma nell’inconscio di razionale non c’è nulla. Ho provato tuttavia a cercare di capire il perché dell’accaduto e forse una mia personale conclusione l’ho raggiunta. Da più di un anno a questa parte non ho problemi di insonnia, o meglio, non faccio fatica alcuna ad addormentarmi; la stanchezza è tale da spingermi tra le braccia di Morfeo in un attimo. Cosa è successo ieri? Mi sono fiondato nel letto e…..ho cominciato a rigirarmici dentro, mi sono appoggiato alla testiera, a prendere le più svariate posizioni. Niente. Poi, dopo aver indotto il sonno sono stato catapultato all’interno di un incubo i cui attori e lo scenario erano assai ben definiti. E’ del tutto probabile che l’eccessivo rilassamento mi abbia reso più sensibile all’insonnia. Mi piace dedurre una personale conclusione: E’ ora di darmi da fare, ed è soprattutto ora di stancarmi non solo di lavoro. Chiaro, devo smetterla di trascorrere i fine settimana guardando per aria, limitandomi ad una sana attività fisica ( che per altro impegna solo una parte della mattina ) e niente altro. Diciamo che l’insonnia può anche generare incubi, ma davvero non so spiegarmi esattamente come mai, tutto questo è capitato in un momento di reale serenità. Non mi pongo più domande, del resto si tratta solo di un sogno. Oppure nel mio inconscio c’è ancora qualcosa di non chiaro, qualche timore reverenziale nei confronti della vita cui devo porre rimedio. Mi diverte anche interpretare il tutto cercando di collocarlo nel momento che sto vivendo. E mi piace ancor di più voler estrapolare anche da una serie di immagini orribili uno sprone a continuare. Se i sogni dicono qualcosa del nostro substrato, allora ho ancora del lavoro da fare. Ma per fortuna non mi sono mai considerato arrivato.
Tweet |
|
![]() |
domenica 19 febbraio 2012
La ciliegina sulla torta
Tweet |
|
![]() |
venerdì 17 febbraio 2012
Nella vasca
Tweet |
|
![]() |
giovedì 16 febbraio 2012
Il miglior amico possibile
Non lasciatevi ingannare dalla solita, ibrida apparenza; questo articolo costituisce anonima trasposizione di inchiostro su carta. Faccio molta fatica a riprendere confidenza con il mezzo, più che altro manifesto grande difficoltà nel sincronizzare pensieri e penna stilografica. Probabile che risenta ancora di un certo “congelamento” emotivo e che la colpa sia dunque della mente, non del braccio. Cosa scrivo a fare allora? Bella domanda. “Io ho tantissimi amici e sono stimatissimo” : ecco probabilmente questo articolo è frutto di un attacco di ego esagerato. Scherzi a parte, il virgolettato non è altro che l’opinione che di me ha, un amico conosciuto sul più famoso social network. Per non farmi mancare la solita dose di modestia, continuo a non voler vedere e sentire. Da cosa nasce l’autostima? Dal rispetto per sé stessi, innanzitutto. Cosa contribuisce ad accrescerla? Spesso il rinforzo esterno. Trattasi di considerazioni, osservazioni, sottolineature di una realtà ai più evidente. Ma lo vedo anche io. Temo il fatto di essere definito una persona “completa”, temo che agli occhi altrui io risulti “finito”. So di aver percorso parecchia strada e so che spesso, alcune osservazioni denotano superficialità perché, loro malgrado, mediate attraverso le piazze virtuali. La realtà però parla, e dice bene. Cosa fare dunque? Appunto, occorre fare. Mi guardo intorno e vedo positività, altro che piangermi addosso, altro che lamentarmi. Esiste sempre quello stridente contrasto tra evoluzione interiore e mondo inerte. La sensazione è quella di muovermi all’interno di uno scenario monocromatico. E’ tempo di nuove esperienze. Un altro obiettivo raggiunto: sono capace di essere il miglior amico di me stesso. Niente male vero? Sono ormai lettera morta tutte le dissertazioni sull’amicizia, sull’importanza della condivisione. Non ho bisogno di interagire e, qualora lo facessi, non darei alcun peso alle parole. Non esiste il rapporto perfetto, non esiste l’esclusiva. Ho finalmente trovato il migliore amico possibile.
Tweet |
|
![]() |
domenica 12 febbraio 2012
Leggendo una lettera
Tweet |
|
![]() |
sabato 11 febbraio 2012
Prove tecniche di sopravvivenza
Tweet |
|
![]() |
sabato 4 febbraio 2012
Sul trampolino
Tweet |
|
![]() |
venerdì 3 febbraio 2012
Cieli tersi
Tweet |
|
![]() |
mercoledì 1 febbraio 2012
Nell’armadio
Tweet |
|
![]() |