P
rovo a fare ordine tra le poche idee e per giunta confuse. Palese il mio continuo rammarico per una vita piatta, in cui nulla o quasi accade. In questo periodo poi, ci si è messa anche l’ansia per l’attesa di qualcosa che potrei in realtà aspettare con più calma. Se fino ad ora mi sono lamentato, non posso dire che oggi non sia successo nulla. Per colpa di una stronza, ubriaca, ignorante ed irresponsabile, mio padre e mia sorella sono stati vittime di un incidente stradale. Uno ha una leggera contusione all’anca, l’altra deve portare una fasciatura per una sospetta micro frattura alla tibia ( tac a giorni, si spera ). Spavento, rabbia, anche un grande dispiacere per la nostra vecchia Punto con cui il mio papà ed io sbrigavamo le nostre commissioni varie. E' da demolire. Quando sono arrivato sul luogo dell’incidente, mi sono promesso di non guardare nemmeno in faccia la deficiente e ho fatto una bella piazzata. Mi sono sfogato. Io per fortuna non ho da usare molto la macchina, ma odio guidare e odio i guidatori. Sono una manica di folli, accaniti telefonisti, distratti, sempre pronti a rischiare la loro vita e quella degli altri. E poi rendono obbligatorio l’alcool test nei locali. Ma andate a farvi fottere sonoramente! Non serve ad un emerito tubo ( e sono delicato ). L’alcool test allora fatelo anche al mattino, all’uscita di ogni casa, ovunque ci sia qualche bastardo/a che si mette alla guida ( per giunta con un bambino piccolo ) senza cognizione. E, nonostante mio padre e mia sorella fossero in una situazione difficile, la stronza, non si è nemmeno avvicinata per capire come stavano. Lei e la sua maledetta Citroen Picasso, stavano lì, tanto come sempre degli altri chissenefrega. Bene, bene, adesso passiamo all’azione e considerando tutte le grane che in una famiglia semplice, queste cose possono provocare, si farà di tutto per spillare alla signorina i debiti. Ma io mi domando e dico: “Ma che cacchio siamo diventati?” “Ma è mai possibile che oggi non si possa uscire di casa, mettersi al volante e non rischiare di tornare a casa in stampelle?” Qualche giorno fa a Milano, un autista di pullman, nonostante il traffico e il fondo stradale insidioso, si è permesso di rispondere al cellulare, guidare con una mano e al termine, stiracchiarsi pure lasciando il volante libero. Ma andate a farvi fottere. In Italia è sempre la stessa storia: si parla, parla, parla. Prevenzione sui giovani: “Eh, non devono bere, facciamogli un bell’alcol test così non creano problemi”. Ah ah , ma non mi fate ridere. In Italia il male è nella testa di persone, giovani e meno giovani. Lassismo nel rilasciare patenti, lassismo nel non rinnovarle quando è opportuno, controlli inesistenti. Poi, accade quel che accade. Dovevo sfogarmi. Che periodo di merda.
